Sento parlare spesso dei giovani autori. "Per loro scrivere è un modo come un altro per diventare famosi", dicono molti. E io giù a ribattere che non è vero, che non si può fare di tutta l'erba un fascio, che i giovani scrivono perché hanno qualcosa da dire, perché forse questo mondo li ha stancati un po'. Poi leggo cose del tipo "Voglio scrivere un libro. Mi dite la trama?" Oppure "Sto scrivendo un libro parla di... Pensate che possa interessare il pubblico, lo comprerebbero?"
E penso.. Forse hanno ragione loro, gli scettici che scuotono la testa con indignazione di fronte ai giovani scrittori. Forse si inizia a pensare che scrivere sia il talento che tutti possono avere, forse la maggior parte dei giovani la pensa così. Essere un prodigio musicale richiede impegno, avere capacità canore straordinarie richiede almeno una bella voce.. Scrivere? Beh, quello lo insegnano in prima elementare. Allora scriviamo un libro! Datemi una trama e diventerò il nuovo Shakespeare.
Ma cosa si pensa che voglia dire scrivere un libro? I libri non si scrivono perché bisogna diventare la nuova Rowling o il nuovo Wilde, non si scrivono per attirare il pubblico e vendere. Sono shockata. I libri li scrivi quando vuoi dire qualcosa, prima di tutto a te stesso. Quando senti qualcosa dentro che ti spinge a scrivere senza fermarti, quando proseguiresti tutta la notte e tutto il giorno seguente, perché le parole ti sgorgano dall'anima. Non si "sceglie" di raccontare una storia. E' lei che sceglie di essere raccontata da te. Non scrivi un libro per un fantomatico pubblico: quando vuoi scrivere, quando vuoi davvero scrivere, non racconti a nessun altro se non a te stesso. Non hai nessun'indagine di mercato da valutare. Non si diventa scrittori. Scrivere non è battere al computer 300 pagine. Scrivere non è formulare frasi. Scrivere è raccontare, appassionare, mettere su carta non quello che TU hai scritto ma quello che il tuo CUORE ha scritto per te. Perché una storia è qualcosa di più di una trama. E' sentimento, coinvolgimento, motivazioni. Amore per la parola, per le emozioni che può suscitare. Scrivi perché hai qualcosa da dire o qualcosa da mostrare (nb: mostrare e non DImostrare). Scrivere è arte e come tale è prima di tutto rispetto.
A volte c'è da chiedersi se sappiamo di cosa stiamo parlando, quando diciamo di voler scrivere..
Ti sbagli. Almeno io la vedo diversamente. Non si scrive per se stessi ma perché gli altri leggano ciò che abbiamo da dire. Io scrivo e creo storie, non sono soggetto a loro, ma siamo compagni che assieme crescono. Una storia ha il suo destino, forse un tragico oblio, ma una storia viene scritta per poter passare di bocca in bocca per poter, prima di tutto esprimere l'autore e ciò che l'autore sente e prova. O ciò che gli altri vogliono che provi.
RispondiEliminaÈ vero! Ultimamente, sopratutto su yahoo answer è pieno di gente che vuole scrivere un libro ma che dovrebbe darsi all'ippica. Eppure loro cercano le parole. Quelle che gli sfuggono e che forse tu puoi offrire! Non avere la presunzione, l'arroganza di sapere cosa vuol dire scrivere un libro perchè fino a prova contraria, non sei Wilde!
Non si diventa scrittori, lo si è. Mediocri o meno.
Scrivere è arte e come tale privo di limiti!
"A volte c’è da chiedersi se sappiamo di cosa stiamo parlando, quando diciamo di" saper "scrivere.."
ti ringrazio per il commento, mi piace confrontarmi :)
RispondiEliminaio non ho mai detto di "saper scrivere", come dici tu, né tanto meno di essere una brava scrittrice.. se avessi letto la mia presentazione, sapresti che neanche mi ritengo una "scrittrice" (devo raggiungere ben altri livelli, prima di potermi definire tale).. io dico solo di amare la scrittura, dico solo che scrivere è la mia vita.. e credo che questa sia la motivazione più valida per fare quello che faccio. se hai letto attentamente il mio post, avrai capito che non parlo di chi ama scrivere ma non è capace..non parlo di chi "cerca le parole giuste" come dici tu..anzi, ho sempre sostenuto di preferire un mondo pieno di scrittori mediocri piuttosto che di scrittori mancati e infelici. ho sempre ammirato e sostenuto chiunque abbia la passione per la scrittura, perché credo che fare qualcosa che ci faccia sentire bene sia più importante del giudizio che altri possano dare sul nostro risultato. io parlo invece di chi non scrive per passione, ma per dimostrare di avere talento, per avere successo o, peggio del peggio, per agognati guadagni. è triste, ma ormai sono molti quelli che la vedono così e lo reputo davvero offensivo.. offensivo verso l'arte della scrittura in sé, che per me è assolutamente sacra. e non credo ci sia nulla di presuntuoso in questo.
infine, su una cosa la vediamo diversamente: io penso che si scriva per se stessi. è la pubblicazione che avviene affinché gli altri leggano ciò che noi scriviamo.. ;)
mi farebbe piacere leggerti ancora qui sul blog :)
Ciao, Silvia! Sono Topolina, ma credo che tu mi conosca meglio come martap, ovvero il nickname che uso su Incantastorie. Approfitto di questo post, che tratta un argomento a me molto caro, per salutarti e per farti tanti auguri: spero che tu possa migliorare sempre di più nella scrittura e che tu ti senta presto una Scrittrice a tutti gli effetti.
RispondiEliminaE ora, tornando al tuo articolo... sulla questione "scrivere per se stessi" o no, secondo me, è un tantino controversa: se non scrivere per sé stessi vuol dire scrivere appositamente per pubblicare, per diventare famosi, per guadagnare soldi o che altro, allora penso proprio che questo non sia l'atteggiamento giusto per chi scrive. Se viceversa, però, uno scrittore pone se stesso al centro di tutto a tal punto da rifiutarsi di far leggere ciò che scrive, allora le cose cambiano.
Secondo me, infatti, un buon compromesso può essere rimanere equilibrati tra i due atteggiamenti: scrivere sì per se stessi nel senso di scrivere le storie che si amano senza preoccuparsi che possano piacere o non piacere a un futuro pubblico, ma contemporaneamente scrivere con la consapevolezza che, prima o poi, qualcuno leggerà i nostri scritti e li giudicherà.
Io, perlomeno, quando scrivo penso a questo: scrivo le storie che ho sempre voluto leggere ma che non sono mai riuscita a trovare, accompagno i miei personaggi nelle loro avventure, ma al contempo penso sempre che se io oggi scrivo domani qualcuno leggerà, perciò faccio anche di tutto per rendere più gradevole il mio stile. E questo non solo per "accontentare" gli altri, ma per rendere felice soprattutto me stessa.
Non sono del tutto d'accordo, invece, sulla questione "scrittori si diventa": scrittori non si nasce, perché a trasformare uno scrittoruncolo in un Vero Scrittore non bastano il talento e la passione; servono soprattutto tecnica, regole da seguire e più avanti critiche da accettare. Scrittori, secondo me, non si "è", perché per fortuna il miglioramento è alla portata di tutti.
Se poi volessi fare un giretto sul mio blog (sempre che tu non l'abbia già fatto *-*), ho cercato di approfondire ulteriormente questo "dilemma".
Ad ogni modo, complimenti per tutto. Ci si risente! =)
martaaa *-* ma che piacere leggerti qui! :D
RispondiEliminacomunque credo che tu abbia decisamente centrato il punto. quello a cui io mi riferivo è esattamente questo equilibrio. uno scrittore secondo me deve scrivere per se stesso (intendo dire che lo dovrebbe fare perché è una cosa che ama, che lo fa stare bene), ma pubblica per essere letto e quindi per "arrivare" agli altri. ovviamente io non reputo sbagliato voler pubblicare (insomma, io ho pubblicato! :D), reputo sbagliato scrivere SOLO per sfondare, nel senso più meschino del termine.. per far soldi, ecco. per me la scrittura non è un mezzo per fare soldi: è dissacrante vederla così.
riguardo a "scrittori si nasce".. io credo che non si possa decidere di diventare scrittori. credo che è qualcosa che senti dentro, che non dipende da te.. per questo dicevo che lo si è, perché è qualcosa che viene dall'anima.. ovviamente l'impegno, la passione e l'autocritica sono fondamentali per migliorarsi: un talento non coltivato rimarrà solo un'ombra di quello che potrebbe essere..diciamo che "scrittori si nasce, bravi scrittori si diventa" :P
verrò con piacere a visitare il tuo blog! :) cercherò l'indirizzo sul forum, se l'hai scritto lì ;)
un abbraccio :)
Il problema è che, almeno a giudicare da quanti utenti chiedono ogni giorno su Answers come si scrive un libro, questa storia della scrittura che viene dall'anima mi pare una scusa un po' troppo sfruttata... Cioè, non è affatto una scusa, perché anche secondo me c'è qualcosa dentro di noi che chiede di venire fuori quando scriviamo, ma sono un po' troppi gli scrittori (?) che sostengono di "scrivere con l'anima"... mentre poi si scopre che si sono svegliati la mattina e si sono messi in testa di scrivere un libro ;)
RispondiEliminaEssere (o apparire) scrittori è una moda al giorno d'oggi, visto che tutti scrivono, ma quanti di questi scrittori scrivono veramente per necessità e non per smania di successo? Davvero pochi, secondo me =)
Mmmhhh.... e voi due cosa siete? Scrittrici?
RispondiEliminaSilvia sì. Io sto cercando di diventarlo ;)
RispondiEliminaSono proprio curioso! :D In che modo? Io ritengo che scrittori si nasce. O perlomeno scrivere in modo da mozzare il fiato a milioni di persone persino nei secoli a seguire è frutto di un duro lavoro,(cosa non troppo difficile da trovare), ma sopratutto di un talento unico inestimabile, che la maggior parte delle persone non ha. Anzi , diciamocelo, quasi tutti non ce l'hanno. Voi due ce l'avete?
RispondiEliminaSilvia hai notato ultimamente su yahoo answer che stanno criticando la tua casa editrice? La albatros vero? Perchè sei costretta tu stessa a farti pubblicità mentre loro si sono presi i soldi della prima pubblicazione.... sei d'accordo?
Scusate se mi intrometto in questa discussione ma mi sta parecchio incuriosendo! Io non sono una scrittrice e non auspico a diventarlo, però sono un'avida lettrice e in quanto tale mi permetto di dare il mio parere.
RispondiEliminaHey la, avrei un quesito per te...hai mai letto i libri i Silvia? No perchè se non l'hai fatto non capisco proprio i tuoi interventi, anzi non conosco la tua identità ma dai l'impressione di avere qualcosa di personale nei suoi confronti :D Io ho letto il suo primo libro e sto leggendo il secondo e se l'avessi fatto anche tu non saresti qui a chiederle se ha talento...ovvio che ne ha! Ha scritto il primo libro a 16 anni e nonostante ci sia qualche segno di immaturità stilistica ti assicuro che non è affatto un libro mediocre, anzi! Del secondo sono ancora all'inizio quindi mi pronuncerò più tardi ma posso già anticipare un'impressione molto positiva ;-) A me personalmente il suo libro è piaciuto più di quelli di molti altri "scrittori" definiti tali senza molte paranoie (Vedi Licia Troisi). Riguardo Yahoo Aswer, la cosa mi ha incuriosito e leggendo gli interventi a cui ti riferivi non capisco perchè dici che Silvia sarebbe costretta a farsi pubblicità da sola..la ragazza di Yahoo se non sbaglio (in tal caso me ne scuso, ma hanno lo stesso nome) credo persino di sapere chi è..frequenta un forum dove sia io che Silvia siamo state iscritte e non vedo cosa ci sia di male se i libri le sono piaciuti e li consiglia... perchè deve sembrare così strano? Anch'io lo faccio!
Secondo quesito per te (sempre che ti vada di rispondere :-) ) : ti ritieni uno scrittore? Devo dedurre di si, perchè altrimenti non scriveresti sapendo di non esserlo e, secondo la tua logica, di non poterlo mai diventare...nel caso ovvio in cui tu lo sia mi diresti quali sono le tue pubblicazioni? Mi piacerebbe leggerle per poterle valutare (non sono ironica).
Un'ultima cosa...scrittori si nasce: sono d'accordo, il talento e l'inclinazione bisogna averli, ma per te Wilde a quindici anni scriveva come a venticinque? O pensi che Pavarotti a 15 anni cantasse come a 30? E' normale a mio avviso che il talento abbia bisogno di essere coltivato e di maturare negli anni. Basta leggere anche i libri di Zafòn: quelli giovanili non hanno quel "quid" che c'è negli ultimi...e non mi dire che Zafòn non è un talento, che tra l'altro ha iniziato pubblicando con case editrici di basso livello (non è un confronto con l'Albatros che non conosco) e ha avuto successo solo col passaparola.
Topolina mi daresti il link del tuo Blog? Mi piacerebbe farci un salto! ;)
No non li ho letti però mi sta incuriosendo moltissimo! Se non fosse che di libri in vita mia ne ho comprato solo 50( e ne ho letto forse 10 volte tanti) lo comprerei subito! :P! Forse lo farò ma non ne sono ancora sicuro. Giuro che non ho nulla contro Silvia! Anzi! Non sono d'accordo con lei su molte cose ma non per questo "ho qualcosa nei suoi confronti" :P! Pertanto non mi permetto di dire è una scrittrice o non lo è! Le mie sono sincere domande!
RispondiEliminaLa troisi ha scritto cose di qualità. Si è vero sta crollando come un castello di sabbia man mano che cerca di imitare se stessa però Le cronache del mondo emerso sono una trilogia eccezionale!
Io non ho nulla contro Silvia più che altro mi chiedevo se la sua casa editrice come molti dicono sia veramente una bufala o se la stanno aiutando a diventare qualcuno! Insomma lo saprà meglio lei di tutti noi!
http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=AteDluXw58ZSk3U1LWSzCXrwDQx.;_ylv=3?qid=20110814144055AAwMZou
Io non critico chiunque faccia pubblicità a Silvia o se è lei stessa a farsela! Non c'è nulla di male anche se così fosse!
Sono uno scrittore? Mmhhh no! Decisamente no. A me manca ritengo quello che tutti gli altri possiedono. La voglia sincera di darmi da fare. Una volta scritta una cosa sono troppo pigro per rivalutarla, riscriverla o migliorarla. Le rare volte che l'ho fatto gente che ne sa e ci capisce qualcosa l'ha definito una delle cose più eccezionali che abbia mai letto. Quindi si ho il talento ma non la voglia di coltivarlo pertanto no non sono uno scrittore.
Se proprio ci tieni posso farti leggere qualcosa! Poi sei lbierissima di giudicarlo, mi piace ricevere le critiche, essendo troppo arrogante per farle, mi aiuta a crescere e migliorare.
L'ultima parte non capisco cosa c'entri?
Non ho mai detto che Silvia e la sua amica non sono scrittrici solo perchè hanno 18 anni. Ne ho 18 anche io.
Ero semplicemente curioso i chiedere cosa ne pensassero di se stesse! :P
http://www.writersdream.org/gruppo-albatros.html
RispondiEliminaSemplicemente leggendo tanto, studiando le tecniche narrative, esercitandomi, facendo leggere ad altri ciò che scrivo, accettando le critiche, imparando dai miei errori e continuando a scrivere. Non basta il talento, secondo me, e non è nemmeno il punto chiave.
RispondiEliminaIo penso che Silvia il talento ce l'abbia, perché il suo libro mi è sembrato buono nonostante alcuni difetti dovuti, probabilmente, all'inesperienza. Per quanto riguarda me... non lo so, e non spetta a me dirlo. Un minimo presumo di averlo, visto che la scrittura è entrata nella mia vita all'improvviso, quando avevo 13 anni, e nonostante l'ingenuità di allora scrivere mi veniva incredibilmente facile, ma spetta ai miei lettori dire se ho talento o meno :)
PS: sarei curiosa anch'io di sapere qualcosa in più sulla casa editrice che ha pubblicato "Sangue di dea": so che l'Albatros è famosa per i contratti a pagamento piuttosto cari...
Comunque, non credo che l'utente che la pubblicizza su Yahoo sia Silvia stessa... o sbaglio?
Penso anch'io che Silvia valga molto di più di certi scrittori (?) come, appunto, Licia Troisi...
RispondiEliminaNon potrei essere più d'accordo, comunque, sull'ultima parte: il talento è importante, ma è l'esperienza che conta. Come dice Zafòn, "Ci sono tante persone che hanno talento ed entusiasmo, e molte di loro non arrivano mai a nulla. Questo è solo l’inizio per combinare qualcosa nella vita. Il talento naturale è come la forza di un atleta. Si può nascere con maggiori o minori capacità, però nessuno diventa un atleta perché è nato alto o forte o veloce. A fare l’atleta, o l’artista, è il lavoro, il mestiere e la tecnica."
PS: a me di Zafòn è piaciuto molto di più "Il principe della nebbia", uscito nel '93 (nonché il primo che ha scritto, se non sbaglio), che "L'ombra del vento", del 2002... sono strana io? O.o
PPS: clicca sul mio nome (topolinamarta) e ci arriverai direttamente! ;)
Scusate se sono molto scostante in questo periodo ma sto facendo avanti e indietro dal mare e non ho molto tempo...
RispondiElimina@Hey la: Grazie per aver chiarito il tuo punto di vista, ci tenevo a capire. Ma sembra quasi che il tuo scetticismo derivi dall'editore. Scusa se mi permetto, ma sembra un po' paradossale...peggio che giudicare un libro dalla copertina :D Comunque ti lascio il mio indirizzo e-mail: clelia251@hotmail.it, così mi invii qualcosa di tuo (sempre se ti va!)
@Topolina: Grazie, non sono molto pratica! Ci ho già dato uno sguardo, è fatto molto bene...complimenti!
Ahah no non è esattamente così! È solo una critica verso la copertina :D!
RispondiEliminaTi ho mandato U.u
wooow! :D questa discussione è decollata a quanto sembra! bene, bene :P
RispondiEliminaovviamente non sono io l'utente su yahoo, non ho neanche un account su answers.. "silvia e i suoi 1000 alter ego" ahahah xD xD xD in realtà, mi stupisce che sia sorto questo dubbio :O quando mi capita di pubblicizzare i miei libri lo dico chiaramente (come ho fatto su qualcuno dei forum che frequento)..
a parte la "questione yahoo" (per altro molto spassosa), credo di non avere nulla da dire sul mio editore. finora ha rispettato alla lettera tutti i termini del contratto e mi sto trovando benissimo. nonostante io rispetti le vostre idee, devo dire che io non sono il mio editore: mi sembra ingiusto scaricare su di me le riserve nutrite su questa casa editrice.
su "scrittori si nasce", sono perfettamente d'accordo con topolina e clelia.. il talento è indispensabile, ma pensare che da solo possa renderti un prodigio è solo presunzione.. senza il duro lavoro, l'impegno e lo studio non si va da nessuna parte. rimane tuttavia che il talento ci deve essere: se dentro di te non hai le parole, credo che la tecnica sia inutile..almeno, questo è il mio parere :)
spero di aver risposto a tutta la valanga di commenti :D
grazie mille per essere intervenuti, mi fa davvero piacere confrontarmi con voi! *-*
ma sono io o ultimamente nessuno capisce quello che dico?
RispondiEliminaIo non mi scarico mica sulla autrice eh! é.é!
Io credo di aver capito, perciò proverò a spiegarlo in modo più chiaro, visto che, a quanto pare, ci sono stati alcuni fraintendimenti.
RispondiEliminaIl fatto è che il Gruppo Albatros è conosciuto per via delle richieste di contributo molto elevate, anche di 3-4000€. Ma non è finita qui, perché sembra proprio che l'Albatros pubblichi TUTTO quello che gli capita a tiro (e quindi anche cani e porci), non si occupi quasi per nulla dell'editing e soprattutto non distribuisca minimamente i suoi libri. Ho avuto modo di verificare di persona quello che si dice, dopo aver acquistato un romanzo pubblicato dall'Albatros: scritto da cani, editato in modo penoso e pieno di refusi. A proposito della distribuzione, voi li avete mai visti i libri dell'Albatros in libreria? Io mai, e questo accade perché molte librerie - la maggior parte - si rifiutano di esporre libri pubblicati a pagamento. Sembra, inoltre, che il Gruppo Albatros pubblichi all'anno più libri di Mondadori, e quindi è più che plausibile che non si occupino di far apparire i loro libri al meglio: tanto i soldi li ricevono lo stesso.
Non voglio giudicare il libro di Silvia in base alla reputazione della casa editrice, per carità: ho letto il suo primo romanzo, l'ho trovato bello, e sono sicura che anche il secondo non sarà da meno.
I fatti, però, purtroppo sono questi: in media, l'Albatros non cura affatto i suoi libri. Naturalmente ci sono le eccezioni, ma basta acquistare un libro qualunque per accorgersi di come sono di solito i loro libri. Da qui, è legittimo che, dopo la prima brutta esperienza, un lettore ci pensi due volte prima di rischiare di nuovo.
Con questo, comunque, non voglio accusare Silvia: il Gruppo Albatros miete continuamente delle vittime, e l'unico modo per venirne fuori è l'informazione. Sarebbe interessante che Silvia dicesse la sua in proposito.
Topolina ti stimo. Era quello che volevo chiedere.
RispondiEliminaSiliva tu riesci a recuperare i soldi spesi per la stampa dei libri? Oppure sei in rosso?
Ti è mai venuto in mente di provare un editore gratis? Sono sicuro che ti pubblicherebbe!
Dove azz lo acquisto il tuo libro? :D
vi dico subito come la penso e per me quest'aspetto della discussione si può chiudere. io ho scelto quest'editore perché mi piacciono le opportunità che offre e finora non sono stata delusa: non sono una vittima né mi sento colpevole. mi spiace, ma non ho alcuna intenzione di giudicare il mio editore perché questo è un processo a cui non voglio prendere parte, come avevo già chiarito.. io ho sempre apprezzato e continuerò ad apprezzare le critiche mosse al mio libro, se questo è stato letto e se è stato o meno gradito, perché voglio crescere e migliorare..questo è ciò che mi sta più a cuore. puntualizzo: al mio libro, non al mio editore, perché io non mi sento in dovere di giustificarmi con nessuno. lascio ai lettori il compito di esprimere opinioni sui miei libri in base allo stile, al contenuto e alla storia.. argomenti che secondo me meritano più attenzione del nome dell'editore in copertina :)
RispondiEliminaho messo il diretto collegamento ai link d'acquisto dei libri, a lato della home page, cliccando sulle copertine ;)