lunedì 31 ottobre 2011

Un giorno - David Nicholls

Ho iniziato questo libro ieri verso le 23 e qualcosa. L'ho finito mezz'ora fa. Sono 487 pagine. Vorrei dire che basta questo per recensirlo, ma no che non basta. Non basta per niente. Mi ha stupita. Mi ha rapita, stregata, mi ha tenuta incollata alle pagine. Mi ha fatta irritare da morire, ridere e sorridere, mi ha fatto tenerezza e mi ha fatto sospirare di romanticismo. E' straordinario. Onore eterno a mia sorella che me l'ha consigliato.

Un giorno. Dal 1988 al 2007, Nicholls ci racconta il 15 luglio di Dex ed Em, Em e Dex. Vediamo scorrere il tempo mentre sfogliamo le pagine, passiamo dalle musicassette, ai cd, all'ipod, dai vent'anni ai trenta fino ad approdare nei temuti quaranta. Scrittura divina: divertente, fresca, effervescente. Emma è.. Beh, non so definirla. Mi ci identifico un po', ecco. Stesse paure. E Dexter è completamente fuori di testa. Ma è adorabile. Così incostante e bastardo, dolce e perdutamente debole. Ma il libro è più di questo. E' più del tempo che passa e degli anni che fluiscono tra le pagine, è lo scorrere di menti che cambiano, dei sogni che sfumano e della vita che si concretizza, delle sconfitte umilianti e dei picchi di euforia, delle follie e delle responsabilità. Sono due vite raccontate alla perfezione, attraverso un campionario che pone tutto sotto l'implacabile giudizio del tempo e del confronto. Chi eravamo e chi siamo diventati, cosa sognavamo e cosa abbiamo ottenuto.

E noi dove saremo?

giovedì 27 ottobre 2011

Kairòs



Per i Greci il mondo era governato dal Fato, dalle Moire, le divinità superiori persino a Zeus che tessevano i fili delle vite degli uomini. Per tutta la vita, non si faceva altro che seguire il destino, già scritto. E poi c'era il Kairòs. Era l'attimo opportuno, era l'istante da cogliere per reindirizzare la tua vita, era la tua unica possibilità. Era il tempo degli uomini, in cui potevano ordinare alle Moire quale filo intrecciare. Era unico. E passava così..velocemente.

mercoledì 26 ottobre 2011

Dancing Queen

E' impossibile non dedicare almeno un post a questo musical che è un capolavoro! :D
Questa è una delle mie preferite.. ;) 






You're a teaser
You turn em on.
Leave them burning and then you're gone.
Looking out for another
anyone will do
You're in the mood for a dance,
And when you get the chance..
You are the Dancing Queen
Young and sweet, only seventeen.
Dancing Queen feel the beat from the tambourine..
You can dance
You can jive!
Having the time of your life..
Oh, see that girl!
Watch that scene,
Diggin' the Dancing Queen..

lunedì 24 ottobre 2011

Candele


Non voglio parlare di Marco Simoncelli o di Damiano Russo. Non voglio parlare del campione o dell'attore. Voglio parlare di ragazzi, chiunque essi siano. Voglio parlare della morte. Voglio parlare di come sia devastante quando queste due parole dai suoni e dai colori così diversi s'incontrano o si scontrano.


Ho avuto sempre problemi ad accettare la morte dei giovani. E' un qualcosa di così innaturale, così mostruoso che non riesco a metabolizzarlo. Credo che non ci siano parole, non ci sia conforto possibile. Ci sono soltanto tutte le cose che avrebbero potuto fare e non faranno, che avrebbero potuto essere e non saranno. C'è solo il ricordo della loro presenza e il dolore della loro assenza, c'è quel vuoto che si apre nello spazio-tempo, quel vuoto che la loro vita, le loro gesta non potranno più riempire. C'è che erano giovani. C'è che erano acerbi, troppo.


E' sempre troppo.

sabato 22 ottobre 2011

Lacrime


Sono scintille di vita e di dolore. Sono gocce di anima che scorrono lente, restie ad abbandonarci. Ci accarezzano e poi ci lasciano. Incidono la pelle in profondità. Indelebili e indimenticabili.

I tre moschettieri



Ieri sono andata a vedere "I tre moschettieri".
Mi è piaciuto tanto, è inutile :D La storia è sicuramente rivisitata (con mano decisamente pesante, diciamolo) ma è così divertente, appetibile, fruibile che la si guarda che è un piacere. Non vorrei finire nella blasfemia (XD) ma mi ha ricordato La maledizione della prima luna per la freschezza e la leggerezza della narrazione, ma anche Sherlock Holmes per la dinamicità e l'attualità dei caratteri. Certo, alcune cose sono davvero improbabili (la nave volante per prima e Milady che fa le missioni in babydoll a seguire), ma si aggiungono al mosaico senza stonare, perché tutta la storia finisce per essere originale. MacFadyen (Athos) io lo adoravo già all'epoca di Orgoglio e Pregiudizio.. Orlando Bloom (Buckingham) è straordinario.. direi che ha preso qualcosina da Jack Sparrow (inevitabile non ispirarsi a lui per un ruolo del genere ;) ) e devo dire che anche il Re (Freddie Fox) mi fa morir dal ridere. Mi piacciono anche Porthos e Aramis (rispettivamente Ray Stevenson e Luke Evans) e, inaspettatamente, anche D'artagnan (Logan Lerman) si è guadagnato la mia stima, se non altro perché si fa squarciare mezza mano nel combattimento finale e per essersi guadagnato 3 duelli in due ore di vita parigina. Direi che lo promuovo, assolutamente! :)
Un solo appunto: La scena finale è presa da Troy, interamente. O.o

 

PS: Pensi di aver trovato il Paradiso.. e poi basta un Cornachos Ice per sconvolgere tutto *^*

mercoledì 19 ottobre 2011

Al Liceo Morelli

Nel 2012 il Liceo Ginnasio Michele Morelli, dove mi sono diplomata a luglio, festeggia il suo quattrocentesimo dalla fondazione. Ragion per cui l'inaugurazione di questo anno scolastico 2011-2012 è stata intensa e speciale. Sono stata invitata a intervenire al convegno, in qualità di scrittrice ed ex alunna, e così oggi ero lì, trepidante d'emozione, a osservare da un'altra prospettiva i volti assiepati in Aula Magna.



E' stata un'esperienza straordinaria e formativa. Rientrare nella mia scuola, risalire la scalinata, osservare gli studenti chiassosi riversarsi nell'Aula Magna come io stessa ho fatto tantissime volte, rivedere i professori, risentire l'atmosfera che vibra lì dentro. E' un qualcosa di unico e sordo, è familiare e inquietante allo stesso tempo. Sono menti impegnative e stimolanti che scoppiettano tra i banchi, centinaia di identità e possibilità, di futuri differenti che si concentrano in un solo luogo. E' energia intellettuale e umana che vortica tra mura e banchi. Imprigionata, pronta a traboccare e disperdersi. Lo so. Qualche mese fa ero con loro.

Il convegno sfoggiava il titolo di "Licealità classica e nuovo umanesimo" e si è rivelato molto coinvolgente. E' stato molto formativo ascoltare tante autorità esprimere la loro opinione, raccontare la loro esperienza e dare i propri consigli ai giovani studenti. Ho conosciuto persone straordinarie e per me è stato un grandissimo onore e un piacere poter esprimere le mie riflessioni sul mio percorso di studi e su come questo liceo abbia influenzato la mia passione per la scrittura. Beh, quello che ho cercato di dire ai liceali e che riporto qui, è che la cultura classica è straordinaria perché ti fa conoscere "l'inizio", ti fa conoscere i primi passi con cui l'uomo ha espresso i suoi sentimenti, le sue riflessioni, la sua stessa anima attraverso la letteratura. Perché ciò che si impara tra i banchi non ci è estraneo: è qualcosa che ci rimarrà dentro, sarà la base su cui noi costruiremo il nostro essere individui in questa società. E sarà nostro, per sempre.

Davvero bellissimo.

Un abbraccio

lunedì 17 ottobre 2011

"Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria"

Così enuncia il terzo principio della dinamica.



Nessuna azione è priva di conseguenze. Nessuna parola può essere cancellata, né i gesti o i non-gesti possono essere riavvolti. E, inevitabilmente, effetti gravidi di altre reazioni cadono, uno dopo l'altro, come le tessere di un domino. Lineare e inesorabile il divenire divora i secondi e con essi i nostri respiri, i nostri pensieri, le nostre azioni.
Giù lungo i binari del tempo, in una corsa folle senza rewind.

venerdì 14 ottobre 2011

I Borgia: The End

Mi accorgo adesso di non aver commentato la fine de "I Borgia" (la mia attuale ossessione). Che dire.. finale spettacolare. Ho letteralmente venerato l'ultimo episodio. E' un capolavoro, è perfetto *-* Mi piace la crudezza, la suspence, le tinte forti che macchiano il bianco del Vaticano. Mi piace il languore complessivo con cui viene letta la storia, quella perfetta mediazione tra scabroso e divino che  il sapore del potere, del potere dei Borgia, aveva a quel tempo.
Ripresa quasi letteralmente la testimonianza dell'uomo che dice di aver visto "centinaia di cadaveri gettati nel Tevere" e che per questo non aveva ritenuto opportuno denunciare la cosa, reale anche la presenza dell'uomo mascherato che accompagnava Juan. Un "si dice" frequente è lo spietato omicidio di Pedro che, cercando rifugio dal papa, viene brutalmente ucciso da Cesare che bagna le vesti di Rodrigo con il sangue del soldato. Le ultime scene infatti sono davvero grandiose. Le parole che Lucrezia rivolge a Cesare mi hanno incantata:
"Io volevo consacrarmi a dio, ma egli mi ha rifiutata. Non seguo forse l'esempio di mio padre, dei miei fratelli? Non sono forse una borgia anch'io?" Ed è vero. Non è stata una Borgia anche lei, forse? Nonostante Cesare uccida Pedro e poi il conte di Bisceglie, lei non smetterà mai di amarlo (di che amore si tratti, fraterno o erotico, davvero non posso dire).. Perché è una Borgia e questi eccessi, queste passioni violente ed estreme le comprende, perché tra queste cose c'è cresciuta. Quindi ho adorato l'intensità del quasi-incesto, calibrato alla perfezione, a cui Fontana ci ha ormai abituato. Non mi pronuncio sulla possibilità che Lucrezia abbia ucciso Juan, ma mi sembra letteraria, anche se di grande forza ed efficacia. In conclusione, strabiliante.
Fateci caso. E' tutto perfetto. Non avrei cambiato una singola ombra, un singolo respiro dell'ultimo quarto d'ora dell'episodio 12. Adesso aspetto la seconda stagione, che credo proprio ci sarà.

"Anche Eva nel giardino dell'Eden mostrò più coraggio di Adamo. Il serpente offrì il frutto proibito e lei intuì che si poteva avere di meglio del Paradiso."

 

Oltre le tenebre


In qualunque modo agiamo, non possiamo fermare gli eventi, né il tempo.
Possiamo esserne terrorizzati, possiamo desiderare che tutto rimanga identico a se stesso, possiamo disperarci cercando una via di fuga. Ma, inesorabilmente, il destino ci si infrangerà addosso, lasciandoci barcollanti e instabili. Non possiamo evitare niente. Tuttavia, sappiamo che tutto passerà. Non si sa come, non si sa grazie a chi o a cosa, in un batter d'occhio saremo dall'altra parte, oltre l'ostacolo. Rimetteremo insieme i pezzi della nostra vita, vittoriosi o sconfitti, e inizieremo a ricostruire. Lasciarsi trasportare dalla corrente, in questi casi, è l'unica scelta per non autodistruggersi. Attraversare l'oscurità a occhi chiusi, sapendo che prima o poi la luce filtrerà tra le nostre ciglia, sapendo che ci sveglieremo dall'altro lato e saremo più forti.
Perché l'essere umano, nonostante tutto, è colui che sopravvive.

mercoledì 12 ottobre 2011

Goodnight

Sto per andare a letto, ma voglio regalarvi almeno un pensiero prima di andare a dormire..


In qualunque modo vi addormentiate, vi auguro di sognare. Un sogno pieno di luce, o forse un sogno enigmatico e dai molti significati, un sogno premonitore, oppure che vi stupisca. Ma andrà bene anche un sogno sciocco, che vi faccia ridere dell'humor del vostro inconscio.


Vi auguro un sonno denso, ricco, un sonno che vi faccia svegliare con il sorriso.


Vi auguro una bella notte.







Ps: Vi lascio con questa canzone che mi piace molto.. La voce suggestiva e sensuale di Shivaree è perfetta per cullare i pensieri nel regno di Morfeo..

lunedì 10 ottobre 2011

Vento e polvere


Oggi vi racconto un'altra immagine. Mi piace moltissimo, credo sia estremamente stratificata. Non può non trasmettere qualcosa di forte, di intenso e terribilmente triste.
Dissolversi avanzando verso un cielo che non esiste, verso un'altra secolare menzogna. Inaridirsi, spazzati via come polvere da un vento arido. E' così struggente e così intima.. è straordinaria.

sabato 8 ottobre 2011

Stelle


Voi credete alle stelle che determinano il corso degli eventi? Scommetto di no. In linea di massima neanch'io, ma questa giornata sta abbattendo le mie certezze.


Già dalla sua prima ora ha promesso qualcosa di particolare. Strana. Turbolenta. Movimentata. Attiva. Sembra una di quelle giornate che oscilla tra due estremi, incantevole o devastante. Era un periodo inconsciamente quieto, scorreva senza particolare clamore. Fino ad oggi. Sembra che il vento abbia cambiato direzione, smuovendo acque chete e agitando salici che sfiorano i flutti. Sono successe tantissime cose in poco tempo. E oggi ha piovuto. Come l'ennesimo segno che saluta il cambiamento, la pioggia ha iniziato a cadere rumorosamente appena dopo mezzanotte, mentre i primi minuti di questo giorno avanzavano in fretta.


Cambiamento.


Le stelle, che nascondono il loro pudico volto dietro le nuvole, l'avevano forse predetto?

giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs

‎"Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario."



Saluto l'uomo con il maglioncino nero, le sneakers e i jeans. L'uomo del pensare differente. L'uomo delle svolte.

"Siate affamati. Siate folli."

Good feelings


Le belle sensazioni si rifugiano nell'ambito del non-detto.
Ti senti bene senza bisogno di spiegare, senza doverti giustificare.
Il non-espresso si colora di toni ancora più accesi.
Quando cerchi di definire, inevitabilmente limiti.
E, limitando, sminuisci.
Per preservare un ricordo, un sogno, un'immagine, non bisogna parlarne.
Silenzio.
Come uno specchio d'acqua quieta, anche il respiro può incresparlo.
Silenzio.
Impregnati della tua emozione.
Senza razionalizzare, senza analizzare.
Nessuna esegesi.
Solo un flusso di sensazioni.
Silenzio dorato o scarlatto.
Perfezione.

lunedì 3 ottobre 2011

Cosa vuoi che sia?

E' da ieri che canticchio questa canzone.. ve la passo così tormenterà anche voi :D







è la vita in cui abiti
niente meno e niente più
sembra un posto in cui si scivola
ma queste cose le sai meglio tu

cosa vuoi che sia
passa tutto quanto
solo un po' di tempo e ci riderai su
cosa vuoi che sia
ci sei solo dentro
pagati il tuo conto e pensaci tu

chi ama meno è meno fragile

tutti dicono così
ma gli occhi fanno quel che devono
solo tu puoi non accorgerti..

Piccole conquiste

Volevo scrivere un post sulla stanchezza ma, coerentemente, non ho la forza per ragionare a tal proposito :D Primo giorno di università: distruttivo dal punto di vista fisico, ma ricco e pieno di traguardi.

Fino a un anno fa, non mi sarei creduta capace di fare tutto quello che ho fatto oggi. A volte le cose banali ci riempiono di soddisfazione. A volte noi stessi ci sorprendiamo. Se me l'avessero predetto, mi sarei messa a ridere. Invece eccomi qui, a raccontare la giornata tanto attesa e temuta, da cui sono uscita indenne. Anzi, direi che me la sono cavata proprio alla grande.

Oggi sono contenta di me stessa. Ma la settimana è lunga... vedremo come proseguirà ;)



Un abbraccio da una stanchissima Silvia