Il mondo ci si impone chiedendoci di scegliere,
sempre. Quello che oggi mi domando è perché. Perché ci viene chiesto continuamente di discernere, separare, disgiungere, escludere. Perché delle infinite possibilità del mondo siamo costretti ad allontanarne così tante. Possiamo essere così tante cose, anche nello stesso tempo magari, ma finiamo sempre per canalizzarci secondo modelli precostituiti. Chi dice che bisogna scegliere tra scrivere e disegnare? Che non si può amare la lettertura
e la moda? Non posso amare la vita
e adorare il nero? E se ascoltassi Ciaikovskij
e i Linkin Park? E se magari nella mia playlist ci fosse
anche Lady Gaga? Possiamo essere eterogenei e unici, non standardizziamoci in quelle etichette e in quei pregiudizi che ci dividono in mondo intellettuale e mondo volgare, etero e gay, attori e pubblico, suore e prostitute. Ogni etichetta con il suo codice di comportamento, con i suoi tabù e i suoi schemi. Abbiamo così tante possibilità, perché limitarci? La vita è una sola.
Viviamola a 360 gradi, non a 45.