martedì 6 dicembre 2011

Riflessioni nietzschiane su abissi e libertà



Cosa accadrebbe se l'universo si svuotasse di ogni certezza? Se "Dio è morto", l'uomo cosa fa? Diventa un superuomo o soccombe. Nessuna certezza, nessuna direttiva, nessun bene o male preimposto che ci dicano cosa fare o come agire. Completamente soli, dibattuti tra le possibilità. Se il nostro Super-Io fosse improvvisamente muto; nessuna coscienza perché nessun codice etico, morale o positivo che sia, ci dice come dobbiamo pensare. Non esiste un mondo oltre la morte. Siamo venuti dal nulla e finiremo nel nulla. Non c'è nessuno a cui presentare il conto, nessuno a giudicarci, nessun bene superiore per cui ci si deve sacrificare. Se tutto questo ci piombasse addosso, cosa faremmo? Precipiteremmo in un abisso scuro e vorticoso, dove il sopra e il sotto sono confusi, dove il sole emana tenebre e la luce è racchiusa nella notte. Impazziremmo cercando Dio con le lanterne nelle chiese, urleremmo soffocati dal mostruoso serpente che ci si avvinghia alla gola. Cadremmo giù in una voragine senza fondo. Ma quanti di noi scoprirebbero di saper volare, quanti di noi innescherebbero l'eterno ritorno compiendo ogni azione come un atto di volontà? Creatori delle proprie leggi, inventori del proprio destino. Finalmente liberi dai condizionamenti, liberi di plasmare la propria genesi e la propria apocalisse. Solo uomini. Completamente liberi.

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