
E' stata un'esperienza straordinaria e formativa. Rientrare nella mia scuola, risalire la scalinata, osservare gli studenti chiassosi riversarsi nell'Aula Magna come io stessa ho fatto tantissime volte, rivedere i professori, risentire l'atmosfera che vibra lì dentro. E' un qualcosa di unico e sordo, è familiare e inquietante allo stesso tempo. Sono menti impegnative e stimolanti che scoppiettano tra i banchi, centinaia di identità e possibilità, di futuri differenti che si concentrano in un solo luogo. E' energia intellettuale e umana che vortica tra mura e banchi. Imprigionata, pronta a traboccare e disperdersi. Lo so. Qualche mese fa ero con loro.
Il convegno sfoggiava il titolo di "Licealità classica e nuovo umanesimo" e si è rivelato molto coinvolgente. E' stato molto formativo ascoltare tante autorità esprimere la loro opinione, raccontare la loro esperienza e dare i propri consigli ai giovani studenti. Ho conosciuto persone straordinarie e per me è stato un grandissimo onore e un piacere poter esprimere le mie riflessioni sul mio percorso di studi e su come questo liceo abbia influenzato la mia passione per la scrittura. Beh, quello che ho cercato di dire ai liceali e che riporto qui, è che la cultura classica è straordinaria perché ti fa conoscere "l'inizio", ti fa conoscere i primi passi con cui l'uomo ha espresso i suoi sentimenti, le sue riflessioni, la sua stessa anima attraverso la letteratura. Perché ciò che si impara tra i banchi non ci è estraneo: è qualcosa che ci rimarrà dentro, sarà la base su cui noi costruiremo il nostro essere individui in questa società. E sarà nostro, per sempre.
Davvero bellissimo.
Un abbraccio
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